Un tetto ben fatto è fondamentale per la salute di tutta la casa e, se progettato con cura, ha la capacità di renderla molto confortevole.
Si dice che una casa debba avere buoni stivali e un ombrello resistente. Anche noi pensiamo che sia così, gli estremi di un’abitazione devono possedere due caratteristiche fondamentali:
capacità di isolamento termico
impermeabilità
Il tetto e le fondamenta, infatti, giocano un ruolo di primo piano per la protezione dal freddo, dal caldo, dalla pioggia e dall’umidità di risalita. Solo curando bene queste parti dell’edificio la casa godrà di lunga vita.
Il tetto, poi, deve anche essere traspirabile: deve facilitare il passaggio verso l’esterno dell’umidità che naturalmente si accumula nei sottotetti, onde evitare la creazione di muffe.
Lo studio della stratigrafia di un solaio di copertura, pertanto, è un momento molto delicato: è necessario esaminare le caratteristiche climatiche, tenere conto dei tre aspetti sopra esposti, conoscere le caratteristiche dell’edificio e gli eventuali vincoli urbanistici architettonici gravanti.
In questa pagina vi proponiamo la stratigrafia perfetta per due tipi di tetto molto differenti fra loro: un tetto piano e un tetto a falde, entrambi collocati in una zona geografica caratterizzata da estati molto calde e inverni freddi, in cui le precipitazioni nevose sono scarse ma quelle piovose possono essere particolarmente abbondanti.
Sul finale accenneremo ad un terzo tipo di tetto del tutto speciale, il tetto verde.
Siamo progettisti bio-edili, pertanto tendiamo al raggiungimento della migliore soluzione utilizzando il più possibile materiali naturali o riciclati perché, oltre ad essere più ecologici, possiedono anche le migliori qualità di isolamento e traspirabilità.
Premessa doverosa: un tetto detto “piano” non è mai del tutto piano perché viene costruito con un sistema di micro-pendenze che garantiscono lo scolo dell’acqua. Tale pendenza non è percepibile ad occhio nudo, se non con una livella ad acqua; ricordiamoci che all’acqua bastano pochi gradi di inclinazione per scorrere in modo ordinato dove la vogliamo convogliare.
In questo caso, avendo il vincolo di dover progettare un tetto piano, abbiamo pensato ad una struttura in legno costituita da diversi strati, ognuno esplicante una precisa funzione:
Struttura portante in travi di legno
Doppio tavolato inchiodato incrociato di resistenza strutturale
Membrana sottotetto traspirante protettiva con funzione impermeabile e anticondensa
Pannelli di vetro cellulare, materiale che si ottiene tramite il riciclo del vetro. La sua funzione è fondamentale in quanto è un isolante termico ideale in inverno ed essendo molto leggero non va ad appesantire il tetto.
Questo invece è il progetto di un tetto di una casa in legno e paglia. Le ballette di paglia possiedono una massa tale da garantire un buon isolamento sia estivo che invernale.
La stratigrafia per questo tipo di copertura è la seguente:
I tetti verdi sono, di fatto, una forma di adattamento e di mitigazione verso i cambiamenti climatici e si basano su soluzioni offerte dalla natura stessa (Nature Based Solutions) e apportano numerosi benefici:
Solitamente le specie coltivate sul tetto verde sono quelle autoctone, molto diffuso è il Sedum perché richiede una bassa manutenzione a fronte di una grande resistenza.
Un tetto verde può essere sia piano che a falde e può prevedere uno strato più spesso di terriccio e humus per l’attecchimento e la crescita di piante anche più grandi. Ciò richiede maggiori costi per le opere strutturali che dovranno sostenere maggior peso.
La progettazione di tetti verdi, sviluppatasi soprattutto nei paesi del nord, ha origini antiche e negli anni si è sempre più ingegnerizzata e diffusa, anche grazie alle spinte di progetti e proposte Europee.
Qualunque sia il tetto che desiderate per casa vostra, l’importante è progettarlo con attenzione, considerando le necessità dei futuri inquilini e quelle del nostro pianeta.
L’architettura bioclimatica è quell'arte della progettazione architettonica che parte dalle caratteristiche climatiche e ambientali del sito di edificazione e riesce a sviluppare un progetto coerente, sfruttando al massimo l'energia e le possibilità offerte dal territorio.
Lo chiamano "oro verde" o "acciaio vegetale", per noi è il materiale di svolta del millennio!
Il Bambù è il materiale perfetto per una società estremamente bisognosa di sostenibilità qual è la nostra.
La bioedilizia e la bioarchitettura sono discipline progettuali e costruttive che prediligono l’uso di materiali naturali, sostenibili, ecologici, basso emissivi, salubri, eventualmente riciclati e con un ciclo di vita virtuoso, sia nella fase produttiva, sia in quella di smaltimento finale.
Vedere oltre le apparenze e sprigionare il potenziale di una vecchia unità immobiliare è l’operazione che abbiamo fatto con questo progetto di demolizione e ricostruzione, in cui materiali naturali sono stati i veri protagonisti.
È stato completato il tetto di questa nuova stalla nel modenese, realizzato con una struttura in legno lamellare certificato PEFC.
Il progetto è sito in Germania, nel nord del Brandeburgo, nella cosiddetta "die deutsche Tuscany" o "Toscana tedesca", proprio per la bellezza delle sue colline e la dolcezza del suo paesaggio. Abbiamo sviluppato il progetto architettonico in collaborazione con lo studio Spreeplan Projekt UG di Berlino.
Questa azienda agricola ha la necessità, nel 2018, di ampliare le sue strutture aziendali. Nata nel 1978, l’azienda certificata NO OGM produce latte destinato al Parmigiano Reggiano ed è negli ultimi anni in crescita costante.
Gli incentivi messi a disposizione in questi mesi sono di proporzioni mai viste prima; sta a noi sfruttarli con criterio, prolungando il nostro orizzonte fino alle future generazioni.
L’architettura bioclimatica è quell'arte della progettazione architettonica che parte dalle caratteristiche climatiche e ambientali del sito di edificazione e riesce a sviluppare un progetto coerente, sfruttando al massimo l'energia e le possibilità offerte dal territorio.