Bambù, l’acciaio vegetale

Lo chiamano "oro verde" o "acciaio vegetale", per noi è il materiale di svolta del millennio!

Il Bambù è il materiale perfetto per una società estremamente bisognosa di sostenibilità qual è la nostra.

Parlare di sostenibilità per il bambù è quasi riduttivo, perché trova applicazioni in tutti settori ad impatto quotidiano: edile, tessile, alimentare e della cura della persona.

Esistono più di mille specie di Bambù. In Asia è da sempre parte integrante della società, mentre L’Europa, e in generale tutto l’Occidente, sta scoprendo le sue straordinarie caratteristiche negli ultimi decenni.

 

bambu studio lancri

 

Ma perché il Bambù è il materiale di svolta del millennio?

 

  • È molto flessibile, cosa che lo rende particolarmente adatto agli utilizzi strutturali in zone sismiche in quanto mostra ottima resistenza alle azioni orizzontali tipiche dei terremoti.
  • È molto resistente agli urti e non teme gli ambienti umidi. Può essere utilizzato come pavimento in tutti gli ambienti ed è anche più robusto del parquet di legno.
  • Non assorbe liquidi o macchie, se non dopo lungo tempo.
  • È per sua natura resistente a batteri e funghi, cosa che lo libera da molti trattamenti chimici e lo rende particolarmente salubre e a basso impatto ambientale.
  • È una graminacea rustica, resistente al freddo, alla calura e all’umidità.
  • Cresce molto più velocemente di un albero ed è già disponibile per l’utilizzo in edilizia dopo 4-5 anni dalla semina.
  • A parità di dimensioni, il bambù libera molto più ossigeno (40%) e assorbe molta più anidride carbonica (40%) di una foresta in legno.
  • Grazie alle sue caratteristiche, aiuta a ridurre le vulnerabilità ambientali ed è già oggetto di diversi progetti in zone a rischio desertificazione quali Etiopia e Perù.

 

studio lancri bambu bioedilizia biorachitetura modena big bamboo roma 7

 

ll bambù come materiale strutturale: normative e ricerca universitaria.

 

Il Bambù come materiale strutturale, ossia per la realizzazione della struttura portante di un’opera o di un edificio, è molto sfruttato in Estremo Oriente, mentre in Italia questo materiale non è ancora normato per il suo utilizzo a livello strutturale dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018, DM del 17 gennaio 2018). Inoltre, nonostante in molti paesi asiatici il bambù venga largamente utilizzato per la costruzione di impalcature, non è previsto in Italia il suo utilizzo per la realizzazione di ponteggi, pertanto, non è contemplato all’interno del Testo Unico per la Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro, proprio perché è mancante la norma a monte, ossia quella relativa al suo utilizzo a livello strutturale.

 

bambu strutture studio lancri

 

L’unico riferimento scientifico autorevole relativo all’impiego di bambù nel settore edile è rappresentato dalla ISO 22156-2021Bamboo structures — Bamboo culms — Structural design” redatto da The British Standards Institution. Si tratta di linee guida per l’utilizzo del bambù come materiale strutturale che però non ha lo stesso valore legislativo di una norma tecnica dedicata.

È quindi a partire da questi presupposti che alcuni professori, dottorandi e studenti dell’Università di Bologna stanno facendo ricerca relativa alle prestazioni dell'"acciaio verde” nel settore edile, perché si moltiplichino i finanziamenti a progetti e sperimentazioni per l’utilizzo del bambù, al fine di individuare il modo di legiferare anche su questo materiale e si possano aumentare le alternative ai materiali tradizionali.

 

Bambu in edilizia studio lancri1

 

Presso la facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, La prof.ssa Molari e la Dott.ssa Greco seguono e hanno seguito diversi studenti nella stesura delle loro tesi di laurea relative al bambù per scopi strutturali, tra cui la tesi dell’Ing. Davide Altieri “Ponteggi in bambù: un’alternativa possibile anche in Italia nel campo della bioedilizia e della sostenibilità di cui l’ing. Elisa Lancellotti è  stata correlatrice. L’Ing. Altieri, nella sua dissertazione, presenta uno studio relativo al bambù di produzione italiana quale materiale per la fabbricazione di impalcature, sostitutive di quelle in acciaio prefabbricate che vediamo ogni giorno nei cantieri di tutta Italia.

 

“Il tema di questa tesi nasce proprio dalle difficoltà che in questo momento si stanno diffondendo nell’edilizia in Italia, o più nello specifico nei cantieri. Il problema attuale legato alla scarsità e al rincaro dei materiali con il conseguente ritardo dei lavori e della disponibilità dei ponteggi in acciaio, ha condotto a valutare l’ipotesi di adottare il bambù come alternativa al materiale metallico. L’idea è infatti partita dagli ingegneri Elisa Lancellotti e Luca Cristiani, titolari dello studio LANCRI e specializzati nel campo della bioedilizia, che hanno avuto modo di constatare in prima persona le suddette problematiche.”

 

Rivolgersi sempre di più, anche in ambito strutturale, verso la scelta di prodotti più sostenibili, meno inquinanti e con minor richiesta energetica è da sempre uno degli obiettivi fondamentali della bioedilizia.

Tale obiettivo è da raggiungersi attraverso elevate prestazioni strutturali che il bambù potrebbe soddisfare, basti pensare alle altissime performance in termini di resistenza, flessibilità, leggerezza, per certi aspetti ancora più interessanti rispetto a quelle del suo “cugino” legno; Ancor di più se si guarda all’impiego in campo sismico. Non c’è quindi da stupirsi se in Asia, dove il bambù è da sempre sfruttato per molteplici usi incluso quello in campo edile, le ricerche scientifiche negli ultimi tempi si siano tanto moltiplicate. 

Ci auguriamo che anche in Italia e in Europa ci possa essere una forte accelerata in tal senso, la quale è strettamente collegata al crescere di proposte progettuali, alla disponibilità ad indagare da parte dei professionisti del settore nonché alle richieste e alle disponibilità di sperimentazioni da parte dei committenti .

  

Clicca qui per scaricare l'intera tesi.

 

Alcuni celebri esempi

L’installazione temporanea a Roma del 2013 di “Big Bambù” di Federica Raggio è una dimostrazione dell’enorme potenzialità strutturale del Bambù.

https://www.giardininviaggio.it/big-bambu-al-macro-testaccio-a-roma-di-federica-raggio/

 

studio lancri bambu bioedilizia biorachitetura modena big bamboo roma 2

 

In Europa, la prima struttura pubblica permanente costruita completamente in bambù è Italiana: il “Padiglione di Vergiate”, realizzato tra il 2002 e i 2003 in provincia di Varese.

Facendo un passo fuori dal nostro continente, invece, il “Bamboo Eye” ci stupisce con la sua struttura portante realizzata completamente in legno di bambù. Costruita in Cina nel 2019, in occasione dell’International Horticultural Exhibition del 2019, è l’edificio cinese più grande del suo genere!

https://www.inbar.int/largest-bamboo-structure-in-north-china-set-to-open-in-expo-2019/

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  • Tesi di Davide Altieri: Ponteggi in bambù: un’alternativa possibile anche in Italia nel campo della bioedilizia e della sostenibilità(pdf)

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