Residenza sul Reno

Il contesto

La particolarità di questo progetto è stata la sua incredibile capacità di adattamento: un ex laboratorio artigianale semi-interrato è stato profondamente ristrutturato per far posto, prima ad un centro yoga, poi ad una abitazione con accesso autonomo di circa 200 m2 calpestabili.

L’immobile, risalente agli anni ’60 e sito in provincia di Bologna, si trova su un unico piano ed è in buona parte semi-interrato. L’ingresso volge verso il vicino fiume e ad un ponte ciclo-pedonale al quale l’abitazione ha facile accesso.

Inizialmente progettato per diventare un centro olistico ospitante attività di Yoga e Massofisioterapia, questo immobile ha cambiato proprietario e destinazione d’uso durante il cantiere e successivamente alla realizzazione del nuovo tetto, per divenire poi la casa di una giovane famiglia. Il progetto iniziale è stato per questo rivisto in itinere e rimodellato in base alle esigenze dei nuovi committenti.

Le esigenze della committenza

La prima grande esigenza è stata quella di modificare il design architettonico del progetto precedente, e creare il nuovo layout residenziale rispondente a tutti i requisiti di legge. 

In particolare è stato il tetto ed i lucernari, già costruiti e montati prima del cambio di destinazione d’uso, a guidare la creazione dei nuovi spazi residenziali.

I committenti desideravano uno spazio dedicato a ciascuno dei figli e uno spazio per i loro giochi, un ampio soggiorno con cucina, due bagni e una comoda lavanderia.

La nostra soluzione

La necessità di aumentare la fonte di luce naturale al seminterrato ha portato sin dal primo progetto all'apertura di nuove bucature: 6 grandi lucernari e tre pozzi di luce.

Questi ultimi, chiamati anche tunnel solari, sono strutture che, senza l’utilizzo di alcuno sistema meccanico, convogliano luce all’interno prelevandola dall’esterno, grazie ad un ingegnoso gioco di specchi.

Per aumentare l’illuminazione del soggiorno è stata ampliata una finestra, trasformandola in porta-finestra. Il risultato è di estrema luminosità, ottenuta sfruttando luce naturale, oltre che alla creazione di una vista piacevole verso il verde esterno.

L’ingresso guarda direttamente sull’ampio soggiorno con angolo cottura e le camere da letto della zona notte sono collegate da un movimentato e luminoso spazio distributivo. 

La cantina occupa la zona più interrata dell’edificio ed è illuminata da una piccola finestra e da punti luce che rendono l’ambiente caldo e accogliente.

La ristrutturazione è avvenuta in chiave bioedile: sono stati utilizzati principalmente materiali naturali, allo scopo di creare ambienti salubri e di alto comfort nonché diminuire il più possibile l’impatto ambientale dell’intervento.

L’elevato confort termico di questa abitazione è stato ottenuto per l’estate sfruttando gli effetti geotermici del suolo dati dalla posizione parzialmente interrata, e per l’inverno grazie all’isolamento termico dei muri perimetrali, del basamento e del tetto. 

I muri perimetrali sono stati ricoperti da un cappotto termico interno in materassini in fibra di canapa e ricoperti di fibrogesso pitturato ai silossanici. Le murature interne sono state ricoperte da un intonaco termico in calce, altamente traspirante e resistente ai graffi. Lo zoccolo dei muri perimetrali esterni sono stati isolati da uno strato di pannelli in vetro cellulare, materiale costituito da vetro riciclato, ottimo per l’isolamento dall’umidità di risalita ed il taglio termico.

Il tetto è stato completamente ricostruito con travi in legno lamellare e doppio tavolato, permettendo l’apertura dei lucernai. È stato quindi ricoperto da uno strato di pannelli in vetro cellulare, per isolare dal calore e dall’umidità, da uno strato di guaina EDPM e da uno spesso strato di ghiaia a funzione massiva ed estetica. 

Il massetto controterra è stato isolato con uno spesso strato di argilla espansa, un sistema isolante molto ecologico, e poi coperto da un massetto che ospita l’impianto di riscaldamento e raffrescamento del tipo radiante a foglia, che permette la distribuzione del calore in modo uniforme e ad una temperatura minore rispetto agli impianti radianti più comunemente usati.

È presente un impianto fotovoltaico e un impianto solare termico, i quali contribuiscono al riscaldamento di più del 90% dell’acqua sanitaria e all’80% della richiesta energetica dell’impianto radiante a foglia.

I pavimenti sono tutti in parquet massello di bambù carbonizzato. Questo tipo di bambù si distingue da quello tradizionale per il colore caramellato che lo rende molto simile al legno. La carbonizzazione è una tecnica naturale, che non richiede l’utilizzo di altre sostanze ma solo del calore, il quale colora i listelli integralmente. Graffi e scalfiture non saranno visibili ed in futuro si potrà levigare diverse volte il parquet senza rinunciare alla sua colorazione.

Nonostante la struttura semi-interrata, il progetto riesce a offrire una soluzione ideale per un’abitazione ricca di luce, ampi spazi, una ventilazione ottimale e materiali naturali, con un altissimo comfort climatico e benessere abitativo, nonché un’ottima efficienza energetica.