Riqualificazione energetica di una villetta a schiera attraverso la posa di un cappotto termico interno e l’installazione di due impianti a fonte rinnovabile: solare termico e fotovoltaico.
Siamo sulla collina modenese dove le estati sono calde e afose e gli inverni umidi e freddi. La villetta a schiera dei nostri committenti non è da considerarsi quale casa indipendente, sebbene abbia un ingresso autonomo, ma appartenente ad un condominio di villette a schiera. Inoltre, essendo costituita da mattoni faccia a vista, non può subire modifiche esterne senza il consenso dei condomini in quanto avrebbero un importante impatto sulla “paesaggistica”. Intervenire sui muri esterni in questo contesto è, pertanto, molto difficile.
Questa è l’occasione in cui abbiamo a che fare con committenti particolarmente informati e attenti ai temi della bioedilizia. Desiderano riqualificare da un punto di vista energetico la propria abitazione, attraverso la posa di un cappotto termico costituito da materiali naturali e la sostituzione integrale dell’impianto di riscaldamento con uno a fonte rinnovabile.
Non potendo agire all’esterno dell’involucro, abbiamo optato per un cappotto interno poco invasivo, il cui spessore varia dai 16 ai 7 cm, a seconda delle necessità e corre lungo le pareti disperdenti (cioè esterne) dell’immobile. L’intelaiatura è in legno e il tamponamento in materassini di fibra di canapa. Sopra allo strato in canapa vengono posati pannelli radianti in argilla.
I pannelli contengono la serpentina per il riscaldamento e il raffrescamento ed il funzionamento è uguale a quello tradizionale a pavimento, ma addossato alle pareti verticali, quindi più efficace. La posa poi di pannelli a “secco” velocizza i lavori e li rende meno invasivi.
Non tutta la parete deve essere coperta da pannelli radianti ma solo la parte necessaria per garantire un buon comfort abitativo. L’intonaco di copertura è in argilla cruda e permette al cappotto un’ottima traspirabilità, oltre a esercitare un’azione di regolazione dell’umidità nella stanza. Anche l’intonaco di finitura è in argilla e ricorda i colori della natura, caldi e rilassanti.
I pannelli radianti sono poi collegati ad una pompa di calore aria-acqua, la quale viene alimentata dall’impianto fotovoltaico posato sul tetto. Sempre sulla copertura è stato installato un impianto solare termico con accumulo di 400 litri, per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria.
Il sottotetto non abitabile è stato infine isolato tramite la posa a terra di materassini in fibra di iuta riciclata.
Grazie allo sfruttamento di ecobonus e bonus ristrutturazione, i committenti dovranno sostenere circa un terzo dei costi totali dell’intervento.
Possiamo finalmente osservare dal vivo l’impianto di fitodepurazione per cui abbiamo eseguito il progetto preliminare e la direzione lavori.
La consegna di un cantiere è un momento emozionante.
Il progetto è sito in Germania, nel nord del Brandeburgo, nella cosiddetta "die deutsche Tuscany" o "Toscana tedesca", proprio per la bellezza delle sue colline e la dolcezza del suo paesaggio. Abbiamo sviluppato il progetto architettonico in collaborazione con lo studio Spreeplan Projekt UG di Berlino.
L’architettura bioclimatica è quell'arte della progettazione architettonica che parte dalle caratteristiche climatiche e ambientali del sito di edificazione e riesce a sviluppare un progetto coerente, sfruttando al massimo l'energia e le possibilità offerte dal territorio.
Mercoledì 12 giugno è andata in onda l'intervista all'interno della trasmissione "E tu cosa fai? Idee e storie di sostenibilità" puntata 20/2019, sul canale TRC.
La casa è un’esperienza fisica, fatta di materiali, colori, odori, luci, spazi e suoni; è quel posto che ci sentiamo addosso, che portiamo con noi come un vestito, che ci fa sentire sicuri e protetti. La casa è un po’ la nostra terza pelle e, come accade per ogni organo, riesce a farci stare bene finché è in salute.
Una casa in legno e paglia è ciò che di meglio può esserci per farci vivere in accordo con la natura e custodire la nostra storia.
Ringraziamo tutta la redazione della Gazzetta di Modena per l'articolo pubblicato oggi sullo Studio Lancri!
La bioedilizia e la bioarchitettura sono discipline progettuali e costruttive che prediligono l’uso di materiali naturali, sostenibili, ecologici, basso emissivi, salubri, eventualmente riciclati e con un ciclo di vita virtuoso, sia nella fase produttiva, sia in quella di smaltimento finale.