Progetto di demolizione e ricostruzione di un ex deposito agricolo, attiguo ad una villa storica immersa in un parco, da trasformare in una casa bifamigliare con vista sulla Pianura Padana.
Le colline Modenesi fanno da corona ad un lotto di terreno di proprietà che si inserisce in un affascinante contesto prettamente agricolo e a due passi dal centro del paese. Sul lotto è già presente una villa storica di famiglia e un ampio parco. Il progetto prevede la costruzione di una nuova abitazione che possa accogliere due appartamenti di diversa metratura ma di taglio e caratteristiche simili.
I nostri committenti amano il contatto con la natura e per questo ci hanno richiesto una soluzione che mantenesse questo forte legame con l’ambiente circostante ma che, nel contempo, potesse tutelare il desiderio di riservatezza. I due appartamenti, uno più grande e l’altro più piccolo, dovranno pertanto essere disgiunti e godere di una certa indipendenza.
Trattandosi di un contesto collinare, la prima criticità che abbiamo registrato è stata la presenza di più livelli del terreno, la quale è stata superata grazie ad un gioco di altezze e piani sfalsati tra loro comunicanti. Il salotto si trova al piano rialzato (1,50 mt più in alto del livello dell'ingresso, della lavanderia e dell'autorimessa) e il disimpegno, fruibile anche come studio, al piano primo. L’effetto finale è di un ambiente vivo e dinamico e allo stesso tempo avvolgente e contenitivo.
Per mantenere la privacy di ciascun nucleo famigliare, il lato dell’edificio che si affaccia sulla villa esistente è stato adibito all’accesso delle auto e ai garage, di cui uno doppio, mentre il lato che guarda il parco è stato scelto per lo sviluppo degli spazi di convivialità.
Una pratica lavanderia al piano terreno e due camere con cabina armadio e bagno privato completano la dislocazione dei vani.
La particolarità di questo progetto è rappresentata dalla serra solare che costituisce uno dei lati perimetrali del soggiorno. È orientata a sud, il che permette un ottimo apporto solare durante la stagione invernale ed essendo apribile e ombreggiabile viene incontro anche alle esigenze termiche estive, divenendo un vero e proprio portico. La serra solare inglobata funziona come vano tecnico perché agisce da volano termico per scaldare l’abitazione ed è da considerarsi quale parte integrante dell’impianto di riscaldamento.
Al fine di seguire le leggi della bioclimatica, il soggiorno è orientato a sud, la zona più calda della casa, mentre ingressi, bagni e camere da letto a nord, nella parte più fresca e indicata per il riposo.
L’edificio è stato progettato in legno e paglia, dove il legno rappresenta la struttura portante e la paglia il tamponamento, fungendo anche da cappotto termico. Gli intonaci esterni sono stati pensati in calce e quelli interni in calce o argilla.
In assenza di collegamento con la fognatura pubblica, è previsto un impianto di fitodepurazione per il recupero dell’acqua nera, prima della sua immissione nei sistemi di captazione superficiali. È inoltre previsto un impianto solare termico e la posa di pannelli fotovoltaici sulle falde del tetto. Una stufa a biomassa è sufficiente per scaldare tutta la casa, la quale non prevede alcun altro impianto di riscaldamento, grazie all’impianto passivo della serra solare e della stufa a biomassa, riducendo così i costi di impiantistica e di consumo energetico.
Possiamo finalmente osservare dal vivo l’impianto di fitodepurazione per cui abbiamo eseguito il progetto preliminare e la direzione lavori.
La consegna di un cantiere è un momento emozionante.
Il progetto è sito in Germania, nel nord del Brandeburgo, nella cosiddetta "die deutsche Tuscany" o "Toscana tedesca", proprio per la bellezza delle sue colline e la dolcezza del suo paesaggio. Abbiamo sviluppato il progetto architettonico in collaborazione con lo studio Spreeplan Projekt UG di Berlino.
L’architettura bioclimatica è quell'arte della progettazione architettonica che parte dalle caratteristiche climatiche e ambientali del sito di edificazione e riesce a sviluppare un progetto coerente, sfruttando al massimo l'energia e le possibilità offerte dal territorio.
Mercoledì 12 giugno è andata in onda l'intervista all'interno della trasmissione "E tu cosa fai? Idee e storie di sostenibilità" puntata 20/2019, sul canale TRC.
La casa è un’esperienza fisica, fatta di materiali, colori, odori, luci, spazi e suoni; è quel posto che ci sentiamo addosso, che portiamo con noi come un vestito, che ci fa sentire sicuri e protetti. La casa è un po’ la nostra terza pelle e, come accade per ogni organo, riesce a farci stare bene finché è in salute.
Una casa in legno e paglia è ciò che di meglio può esserci per farci vivere in accordo con la natura e custodire la nostra storia.
Ringraziamo tutta la redazione della Gazzetta di Modena per l'articolo pubblicato oggi sullo Studio Lancri!
La bioedilizia e la bioarchitettura sono discipline progettuali e costruttive che prediligono l’uso di materiali naturali, sostenibili, ecologici, basso emissivi, salubri, eventualmente riciclati e con un ciclo di vita virtuoso, sia nella fase produttiva, sia in quella di smaltimento finale.